Aspettando…Granazza!

Il 2017 si prospetta ricco di novità e in Cantina Canneddu c’è fermento: tra poco più di un mese imbottiglieremo la “Granazza”. Si tratterà di un vino fresco, secco e profumato, diverso da quello prodotto fino allo scorso anno. La Granatza è sempre stata la chicca di Tonino, per lo meno lo è dal 2007, anno in cui ha iniziato a produrla a livello amatoriale..ma non vogliamo svelare troppi elementi: faremo parlare Lei!

Non tutti lo sanno ma si tratta di un vitigno autoctono a bacca bianca, antico e per anni quasi dimenticato, sempre impiantato in piccole quantità e originariamente mischiato al cannonau.

Così centellinato che quando veniva vinificato in purezza aveva due denominazioni con correlata destinazione: Vinu è missa (vino da messa) e vino è emminas (vino da donne).

Un prodotto per pochi!

La granazza (granatza) è una varietà di vernaccia e questo vitigno viene coltivato anche nella zona di Oliena, Orgosolo e in alcune aree della Baronia e del Campidano. In seguito a recenti studi però si può affermare che la varietà presente nei territori di Mamoiada sia differente da tutte le altre.

Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia della volontà di riconoscere la Granatza come ufficiale vitigno sardo, grazie al progetto AKINAS, avviato dall’AGENZIA DI RICERCA IN AGRICOLTURA Agris Sardegna in collaborazione con il Crea-Eno Centro per l’enologia di Asti e il ZooplantLab dell’Università Milano Bicocca.

Si apre dunque alla Granazza l’iscrizione al Registro Viticolo Nazionale di vitigni autoctoni della Sardegnainsieme ad altri 15 varietà.

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